Festa del Redentore
The Basilica of Redentore is a glorious masterpiece of the Palladio. It is a keepsake from Venice for having been freed from the plague that between 1575 and 1577 killed more than 50,000 people.
To celebrate the end of the epidemic, a temporary pontoon bridge was built for the first procession to the basilica. The tradition continues every third Sunday of July. You reach the basilica by crossing the Giudecca Canal on foot on a floating path.
The real celebration is the night before the procession. Venice is lit by mega galactic fireworks, the most beautiful I have ever seen, the most powerful.
The fires begin at 11.30pm. But the party is also the anticipation: you drink and eat, everyone has cooked something, there is the duck, the saor and the watermelon. There are songs, toasts and stories told.
The blast that announces the start makes everyone put their glass down and fall silent.
Every year there are different choreographies, more or less spectacular according to the budget, but always there are the golden fountains and the "oooooh" of the spectators.
The part I prefer the most are the three fireworks that mark the end, sober, low and deaf but that reverberate inside you for hours and that move everyone, always.
This year we will pay homage to the Redentore with a different spirit ... perhaps more aware and grateful.
Written by Margherita Pasotto
Altri articoli del blog
Vacanze Sicure 2020
Abbiamo riaperto il Giorgione certi di potervi garantire un soggiorno sicuro.
Tutto l’hotel viene sanificato e disinfettato costantemente.
Il personale è formato ed aggiornato su tutte le procedure Covid-19 per facilitare al massimo il vostro soggiorno.
Siamo certi della vostra gentile collaborazione.
Protocollo alberghiero Covid-19:
- Tutte le stanze vengono sanificate e disinfettate.
- Il personale indosserà costantemente le mascherine e quando sarà necessario anche i guanti.
- I nostri gentili ospiti hanno l’obbligo di indossare la mascherina all’interno della struttura.
- I nostri gentili ospiti troveranno una serie di postazioni per disinfettarsi le mani.
- Il servizio buffet della prima colazione sarà fornito dal nostro personale. Preghiamo i nostri gentili ospiti di non formare code, assembramenti e di rispettare le distanze di sicurezza. Chiediamo la comprensione dei nostri ospiti qualora ci fosse un po’ di attesa.
- Tutti i tavoli della sala colazioni sono posizionati a distanza di sicurezza.
- Tutti gli spazi comuni vengono sanificati più volte al giorno, con particolare attenzione alle maniglie, pulsanti, corrimani e toilette.
- Chiediamo ai nostri gentili ospiti di farci avere con anticipo i dati necessari per poter velocizzare il check-in e le operazioni di registrazione all’arrivo.
- La piscina è aperta. Per evitare assembramenti, al momento dell’arrivo vi sarà chiesto se pensate di utilizzarla. Nel caso fosse vostro desiderio, vi sarà assegnato un orario di utilizzo esclusivo.
La famiglia Pasotto
La Festa del Redentore
La Basilica del Cristo Redentore è un glorioso capolavoro del Palladio. È un pegno di Venezia per essere stata liberata dalla peste che tra il 1575 ed il 1577 ha ucciso più di 50.000 persone.
Per festeggiare la fine dell’epidemia fu costruito un temporaneo ponte di barche per la prima processione al Cristo. La tradizione continua ancora oggi ogni terza domenica di luglio. Si raggiunge la basilica attraversando il Canale della Giudecca a piedi su una passerella galleggiante.
La vera celebrazione è la notte vigilia del corteo. Venezia si accende da megagalattici fuochi d’artificio, i più belli che io abbia mai visto, i più potenti.
I fuochi cominciano alle 23:30. Ma la festa è anche l’attesa: si beve e si mangia, ognuno ha cucinato qualcosa, c’è l’anatra, il saor e l’anguria. Ci sono le canzoni, i brindisi e le storie raccontate.
Lo scoppio che annuncia l’inizio fa posare i bicchieri e ammutolisce tutti.
Ogni anno ci sono coreografie diverse, più o meno spettacolari in base al budget, ma non mancano mai le fontane dorate e gli “oooooh” degli spettatori.
La parte che preferisco di più sono i tre botti che segnano la fine, sobri, bassi e sordi ma che ti rimbombano dentro per ore e che commuovono tutti, sempre.
Quest’anno andremo ad omaggiare il Cristo Redentore con uno spirito diverso… forse più consapevoli e grati.
Scritto da Margherita Pasotto
Le Altane Veneziane
Le altane, delle specie di terrazze costruite con assi di legno sopra i tetti delle case veneziane.
L'altana serviva ad asciugare i panni, a guardare avanti, schiarire i capelli, rinfrescare la pelle distante da occhi indiscreti, parlare alla luna o al chiaro di luna, sognare...
Per fortuna è cambiato ben poco … continuiamo a fantasticare sopra i tetti come i gatti, sperando che qualcuno ci ascolti!
Le altane sono strutture situate sopra i tetti di Venezia che caratterizzano l'architettura della città, simili a terrazze in legno sostenute da pilastri. Se hai l'opportunità di ammirare Venezia da un campanile o dal tetto di un edificio, o se alzi lo sguardo mentre cammini per le calli, sicuramente ne noterai alcune.
L'altana non è tuttavia una vera terrazza. La struttura è composta da un vassoio di assi di legno esposto al sole e ai venti, appoggiato sul tetto. Si sorregge su piccoli pilastri, con un lato appoggiato al soppalco attraverso il quale potrai uscire, facendo attenzione a non colpirlo con la testa...
Scritto da Margherita Pasotto

